giovedì 16 gennaio 2014

Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel ♥♥♥

"La cipolla deve essere tritata fine fine. Suggerisco di mettersene un pezzetto in testa per evitare la fastidiosa lacrimazione che si produce quando la si taglia. Il brutto di piangere tritando la cipolla non è il semplice fatto di piangere, ma è che, quando cominci, poi ti bruciano gli occhi e non smetti più.

Non so se è già capitato anche a voi, ma a me certamente sì. Una infinità di volte. La mamma diceva che era perché sono sensibile alla cipolla proprio come Tita, la mia prozia.

Raccontano che Tita era così sensibile che, già quando stava nella pancia della mia bisnonna, quando lei tritava cipolle non smetteva più di piangere; il suo pianto era così forte che Nacha, la cuoca di casa, che era mezza sorda, lo udiva senza sforzo."

da Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel

se non l'avete letto ... fatelo

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