"La cipolla deve essere tritata fine fine. Suggerisco di mettersene un pezzetto in testa per evitare la fastidiosa lacrimazione che si produce quando la si taglia. Il brutto di piangere tritando la cipolla non è il semplice fatto di piangere, ma è che, quando cominci, poi ti bruciano gli occhi e non smetti più.
Non so se è già capitato anche a voi, ma a me certamente sì. Una infinità di volte. La mamma diceva che era perché sono sensibile alla cipolla proprio come Tita, la mia prozia.
Raccontano che Tita era così sensibile che, già quando stava nella pancia della mia bisnonna, quando lei tritava cipolle non smetteva più di piangere; il suo pianto era così forte che Nacha, la cuoca di casa, che era mezza sorda, lo udiva senza sforzo."
da Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel
se non l'avete letto ... fatelo ♥ ♥ ♥
La torta di mele rappresenta per me il profumo e il sapore delle cose belle della mia infanzia ♥ ... l'odore di mia Madre ♥♥♥ Anche se sicuramente Lei non ha mai fatto un corso yoga in vita sua, non ha mai meditato, né mangiato macrobiotico, aveva innato il senso materno e ce lo manifestava anche così, prendendosi cura di noi quattro in mille modi, accogliendo anche i nostri amici .... randagi e, appunto, Cucinando ♥ ... perché Cucinare è come Amare ♥♥♥
giovedì 16 gennaio 2014
Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel ♥♥♥
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